Non basta vedere per capire, 1994
acrilico su tela cm. 110x110, courtesy Artestudio, Milano
Poesia odierna, dunque, è quella tuttora recitata dalla materia e dasettori cromatici che - quando l'esprit de finesse ha finito per prevalere su l'esprit de géometrie - non delineano più per confinamenti perentori lo spazio, ma lo restituiscono echeggiando per l'espansione. Smangiate dal fondo o in lento avanzamento su esso, le campiture irregolari hanno un'anima mobile: organismi metaforici più che parti artificiali dell'intelletto, vantano capacità mnemonica; alludono ad un proprio prima già corporeo, non solo mentale.
marta mazza, 1994