Percorso variabile viola, 1976
acrilico su tela cm. 40x40 (4), Collezione privata Portogruaro
Il segno è elementare: una striscia che si replica, con effetti di
pieno e di vuoto, in successione continua. Le striscie alternano
due toni dello stesso colore, dato, in alcuni polittici, come dominante.
Anche la sintassi è assai semplice: la relazione dei segni tra di loro si scopre al primo impatto con l'opera e regola nello stesso modo della ripetizione anche i polittici.
La sola complicazione sintattica è data dall'obliquità delle strisce che ne gradua la lunghezza. La percezione che ne risulta è ovviamente instabile, soggetta ad una specie di inganno ottico che smentisce la regolarità del tracciato e che, per altro verso, è allusiva a qualcosa che si compie oltre il quadro: una figura, anzi una serie di figure che si iscrive nel quadro solo parzialmente e che mentalmente invita a seguitare quei segni, a costruire altri ipotetici piani.
eugenio miccini, 1979